
VALENÇA
Valença
Valença è una città della regione dell'Alto Minho, situata vicino al fiume Minho, che segna il confine naturale tra Portogallo e Spagna. Valença e la vicina città di Tui, in Galizia, sono sempre state segnate da un forte senso di incrocio e vivono in un rapporto di vicinanza e comunione, che si riflette nelle abitudini culturali, nelle tradizioni e nella vita quotidiana delle loro popolazioni.
Le origini di Valença risalgono al Paleolitico, con resti archeologici che dimostrano una continua occupazione della regione nel corso del tempo. Ci sono testimonianze dell'Età del Bronzo e dell'Età del Ferro, e fu abitata da diversi popoli, tra cui i Greci, i Celti e, più tardi, i Romani. Durante la dominazione romana, la città era attraversata dalla Via XIX, una delle più importanti vie di comunicazione della penisola iberica.
Fondazione della Città
Inizio del XIII secolo, ad opera del re Sancho I
Carta del re Afonso II nel 1227
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Numero di abitanti (2021)
13 625
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Superficie totale della Fortezza
38,14 HA
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Numero di Porte e Bastioni
6 Porte, 3 Poterne, 10 Bastioni e 2 mezzi Bastioni
Schede Tecniche

All'inizio della nazionalità portoghese, la città era conosciuta come Contrasta, un nome che si ritiene derivi dalla sua posizione di confine, in contrasto con la città galiziana di Tui. Qui esisteva un castellum, costruito per sorvegliare e proteggere l'attraversamento del fiume Minho.
La città continua a simboleggiare l'unione tra due popoli, quello portoghese e quello galiziano, ed è un luogo in cui si incrociano storie, tradizioni e culture. Valença è quindi una città con un passato, un presente e un futuro, dove il patrimonio storico incontra il dinamismo della vita moderna.
Sintesi Cronologica
3700 a.C-3601 a.C.: Il console romano Decimo Giunio Bruto attraversa il fiume Miño e si accampa nei pressi dell'attuale Valença, che viene integrata nella rete stradale romana come punto strategico della Via XIX.
301-800: Con la caduta dell'Impero romano, la regione viene occupata da Suevi e Visigoti, in particolare dal re Witiza, che stabilisce la sua corte a Tui.
997: Almansor, capo di Al-Andalus, distrugge il monastero di Ganfei, ricostruito nel 1018 da Ganfredo.
1001-1100: A Ganfei nasce San Teotónio, il primo santo portoghese, consigliere del re Afonso Henriques e figura chiave nella fondazione del Portogallo.
1001-1200: Dopo il Trattato di Tui (1137), il re Afonso Henriques occupa la regione; il re Sancho I fonda Contrasta, la futura Valença, con funzione militare e strategica.
1211-1212: Afonso IX di León rade al suolo Contrasta; Afonso II ricostruisce la fortificazione e ripopola la città.
1262: Il re Afonso III concede una carta e rinomina la città Valença, consolidandola come roccaforte di frontiera.
1201-1500: Valença rafforza il suo ruolo nella difesa del Minho con le riforme del re Dinis e, successivamente, il re Afonso V crea il titolo di Marchese di Valença (1451).
1601-1700: Con la Guerra di Restaurazione (1640-1668), la città viene trasformata in una fortezza sotto la direzione di Michel de L'École.
1702-1714: Durante la Guerra di successione spagnola, Valença rafforza la sua guarnigione e le sue infrastrutture militari, consolidando la sua posizione di roccaforte chiave.
1809: Seconda invasione francese: la fortezza viene assediata da Soult e si arrende per evitare la distruzione, venendo saccheggiata per sette giorni.
1834: Dopo anni di dominio manuelista, Valença viene riconquistata dalle forze liberali luso-britanniche nelle fasi finali delle Guerre Liberali.
1847: Ultima azione militare significativa: riconquista della piazza da parte delle truppe certosine durante la Patuleia.
1864: Il Trattato sui confini tra Portogallo e Spagna riconosce la natura transfrontaliera del fiume Miño e garantisce la libera circolazione tra le sue sponde.
1912: Valença respinge un attacco della Seconda Monarchia di Paiva Couceiro, simbolo della resistenza al ritorno dell'assolutismo.
1928: La fortezza viene classificata come Monumento Nazionale, segnando l'inizio del riconoscimento del suo patrimonio.
2001-ad oggi: Valença diventa un simbolo dell'identità luso-galiziana e una destinazione turistica e culturale d'eccellenza nella regione del Minho-Galicia.

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